Scritti sul piacere
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“Si potrebbe pensare che tutti desiderano il piacere perché tutti bramano di vivere: la vita è una forma di attività e ciascuno esercita la sua attività sugli oggetti e con le facoltà che ama più di tutto: ad esempio il musico con l’udito sulle melodie, l’uomo di studio con la rifl essione sulle scienze e così via per gli altri, uno per uno. Il piacere perfeziona le attività e, dunque, la vita alla quale essi tendono. È con ragione, quindi, che bramano anche il piacere: esso perfeziona per ciascuno la vita, che è cosa desiderabile.”
Aristotele dedica al piacere una ricerca costante che spazia, senza soste, dalle prime opere “essoteriche” alle ultime. Attraverso un costante affinamento problematico, e approfondendo la tematica con estremo rigore, finì con l’inventariarne scientificamente ogni manifestazione. Nulla sfugge a questa straordinaria enciclopedia: il piacere della vita sociale e quello della politica, il piacere del possesso dei beni materiali, il piacere come orizzonte etico e come aspirazione al divino, il piacere fisico e corporale, e quello più alto determinato dalla vita spirituale, e naturalmente il piacere erotico (e sessuale: maschile e femminile, etero ed omosessuale) e il piacere estetico. Insomma, la più completa antropologia del piacere elaborata dal mondo occidentale, che ha esercitato un potente influsso nel grandioso tentativo aristotelico di dare un senso alle cose, all’uomo, a Dio. Modello insuperato, col quale tutte le epoche successive hanno dovuto confrontarsi.
Aristotele (Stagira 384 a.C. – Calcide 322 a.C.), filosofo, scienziato e logico greco. Insieme a Platone è considerato uno dei padri del pensiero occidentale.
Informazioni aggiuntive
Codice ISBN | 9788877261113 |
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N° pagine | 180 |
Nuova edizione a cura di | Alessandro Stavru |