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Scritti sul piacere
Classici“Si potrebbe pensare che tutti desiderano il piacere perché tutti bramano di vivere: la vita è una forma di attività e ciascuno esercita la sua attività sugli oggetti e con le facoltà che ama più di tutto: ad esempio il musico con l’udito sulle melodie, l’uomo di studio con la rifl essione sulle scienze e così via per gli altri, uno per uno. Il piacere perfeziona le attività e, dunque, la vita alla quale essi tendono. È con ragione, quindi, che bramano anche il piacere: esso perfeziona per ciascuno la vita, che è cosa desiderabile.”
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L’Arte
ClassiciPubblicato per la prima volta a Londra nel 1914, a ridosso di due mostre di pittura "postimpressionista" destinate a lasciare un segno profondo nella cultura figurativa inglese, L'Arte di Clive Bell è un testo per molti aspetti singolare. Manifesto di critica militante, e insieme pamphlet che mette in mora molte pietre miliari dell'arte "classica" a favore di quella contemporanea, l'opera è ancor più la codifica di una nuova prospettiva estetica a partire dal radicale sovvertimento di secolari convinzioni della teoria e della pratica artistica.20,00€19,00€ -
I piaceri dell’Immaginazione
ClassiciPubblicati nel 1712 sui nn. 411-421 dello "Spectator", il famoso periodico culturale e di costume diretto da Joseph Addison e Richard Steele, gli undici saggi intitolati I piaceri dell'Immaginazione costituiscono, insieme a quello sul "gusto" che li introduce (n. 409), il primo trattato di Estetica modernamente intesa. Scritti con tono discorsivo e rivolti ai "lettori comuni" - secondo il programma addisoniano di trasferire la filosofia dagli studi e dalle biblioteche ai club e alle coffee-houses - essi fissano le coordinate lungo le quali si muoverà l'intera riflessione settecentesca intorno all'esperienza del bello naturale e artistico.12,00€11,40€ -
Scritti di Estetica
Classici“L’opera d’arte ha quella capacità di autenticarsi da sola che per altri versi è propria del mito, al quale non si ‘crede’ davvero, poiché piuttosto si è esposti alla sua potenza d’essere.”16,00€15,20€ -
L’origine della bellezza
ClassiciEra il 1725 quando Francis Hutcheson pubblicò la prima trattazione organica destinata a definire la fisionomia dell’estetica assumendone l’argomento fondamentale della bellezza.12,00€11,40€ -
Il bello musicale
ClassiciPubblicato nel 1854, ampliato e continuamente aggiornato nell’arco di sedici edizioni, Il bello musicale è il testo rivoluzionario che determina lo spartiacque tra vecchia e nuova musicologia e che ha dato inizio all’estetica musicale moderna. Tradizionalmente considerato un “formalista”, una lettura più attenta mostra che Hanslick in realtà è un complesso bacino di confluenza alimentato dal Kant della Critica della facoltà di giudizio e dallo Hegel dell’Estetica, come da Hoffmann e da Vischer.12,00€11,40€ -
Il senso della bellezza
ClassiciGeorge Santayana è autore di una vastissima produzione in lingua inglese poco conosciuta nel nostro Paese. Eppure, accanto a quella di John Dewey, la sua riflessione rappresenta una delle elaborazioni più significative della filosofia americana. La sua opera fondamentale, Il senso della bellezza, è divenuta un classico dell’estetica contemporanea.20,00€19,00€ -
Lezioni di estetica
ClassiciSingolare destino, quello di Alexander Gottlieb Baumgarten. Universalmente considerato uno dei più significativi pensatori del suo tempo, è passato alla storia soprattutto come “padre” dell’estetica, della quale coniò anche la parola: “æsthetica” da “aisthesis”, cioè “sensibilità”. Eppure i suoi maggiori eredi disciplinari hanno finito per emarginare sensibilmente la sua figura, fin quasi alla rimozione.20,00€19,00€ -
Estetica
ClassiciL’opera di Alexander Gottlieb Baumgarten, rimasta a lungo ai margini degli sviluppi della riflessione filosofica, è ormai al centro del rinnovato interesse degli studiosi perché in colui che tenne a battesimo l’estetica – della quale coniò la parola – si vanno ritrovando indicazioni preziose per il dibattito teorico della contemporaneità.26,00€24,70€ -
Le arti figurative e la natura
ClassiciLa fama di Friedrich Wilhelm Joseph Schelling come filosofo dell’arte deriva in larga parte dal discorso sulle arti figurative e la natura, pronunciato dinanzi a un folto pubblico il 12 ottobre del 1807 in occasione dell’onomastico del re di Baviera. Il che stupisce, visto che proprio con questo discorso Schelling cessa di occuparsi speculativamente dell’arte, persuaso non solo della crisi dell’arte del suo tempo, ma più in generale del carattere illusorio della tesi del primato dell’arte.12,00€11,40€ -
La luce nelle sue manifestazioni artistiche
ClassiciCome si scrive la storia dell’arte? La scuola di Vienna ha dato contributi fondamentali alla domanda, operando una rivoluzione metodologica. Nel solco di questa tradizione, Sedlmayr promuove una storia dell’arte che riesca a rendere conto dell’opera nella sua totalità di senso, dalla sua concreta materialità fino alle sue più rarefatte implicazioni spirituali. Se è stata tentata, con Riegl, una storia dell’arte come storia del senso dello spazio, è invece ancora tutta da scrivere, secondo Sedlmayr, una storia delle arti visive sub specie lucis.12,00€11,40€ -
La Pinacoteca
ClassiciNapoli, una città ricca di cultura e d’arte, un famoso retore di passaggio e un ragazzino che, con la sua voglia di imparare, fa breccia nella scontrosità del maturo professore e lo convince a fare – a lui e ad altri giovani interessati – una visita guidata della ricca Pinacoteca: tale è lo scenario di questa celeberrima opera di Filostrato Maggiore. Più di sessanta sono i quadri che l’autore vi descrive. Reali o immaginari?12,00€11,40€